Malattie infettive e montagna

SIMeM

Informazioni utili per i viaggiatori che intendono recarsi
in Nepal e Sud America

Francesco Ferdinando Maurici 1 , Antonio Giovinazzi 1 , Anna Sartorello 1 , Francesco Marchiori 2
1 Dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica – Università degli Studi di Verona.
12Società Italiana Medicina di Montagna – SIMeM

EPIDEMIA DI MORBILLO IN NEPAL

L’attuale epidemia si è sviluppata in una popolazione con un’immunità di popolazione sub ottimale, che è in parte dovuta all’interruzione dei servizi di immunizzazione di routine durante la pandemia di COVID-19 (Figura 1).

Figura 1 – Numero di casi di morbillo segnalati in Nepal (n=690) tra il 24 novembre 2022 e il 10 marzo 2023

Il morbillo è una malattia altamente contagiosa e la trasmissione avviene principalmente da persona a persona tramite goccioline respiratorie trasportate dall’aria che si disperdono quando una persona infetta tossisce o starnutisce; la trasmissione può avvenire anche attraverso il contatto diretto con le secrezioni infette. Il virus infetta le vie respiratorie prima di diffondersi ad altri organi.
Non esiste un trattamento antivirale specifico per il morbillo e la maggior parte delle persone guarisce entro 2-3 settimane; in una percentuale più rara di casi si possono presentare sintomi più gravi fino al decesso (circa 1 ogni 1000 malati). Il morbillo è prevenibile con la vaccinazione, che fornisce immunità permanente.
La vaccinazione viene somministrata assieme a quella contro la rosolia e la parotite. Anche l’immunità naturale è permanente pertanto la vaccinazione non è indicata in chi avesse già contratto la patologia. La vaccinazione contro il morbillo è raccomandata per tutti i bambini e gli adulti suscettibili per i quali il vaccino non è controindicato.

Ad oggi sulla base delle informazioni disponibili l’OMS non raccomanda alcuna restrizione ai viaggi o al commercio con il Nepal ma si raccomanda a tutti i viaggiatori diretti nel paese di verificare il proprio stato vaccinale rispetto al morbillo ed eventualmente effettuare le dosi necessarie per il conferimento dell’immunità. Nella cartina seguente sono indicati in colori scuri le regioni del paese con un maggior numero di casi.


DENGUE E CHIKUNGUNYA – REGIONE DELLE AMERICHE

L’aumento dell’incidenza delle arbovirosi (malattie trasmesse da vettori) rappresenta un grave problema di salute pubblica nella regione delle Americhe. Le arbovirosi, come la Dengue e la Chikungunya, sono causate da infezioni trasmesse all’uomo attraverso le punture di zanzare infette.
Questi virus possono essere trasportati da viaggiatori infetti (casi importati) e possono stabilire nuove aree di trasmissione locale in presenza di vettori competenti e di una popolazione suscettibile. Nel 2022, in questa
regione, sono stati segnalati 2,8 milioni di casi di dengue, un aumento di oltre due volte ai casi segnalati nel 2021.

Figura 2 – Periodi di incubazione e sintomi della Dengue e Chikungunya.

L’OMS valuta come elevato il rischio in quest’area, data la presenza delle zanzare vettore, il rischio di malattia grave e persino di decesso. In Figura 2 tempi di incubazione e sintomi dopo puntura da zanzara.

Figura 3 – Distribuzione dei casi sospetti di dengue, per settimana epidemiologica, regione delle Americhe, dal 1° gennaio 2020 al 4 marzo 2023

La Dengue è una malattia causata dal virus dengue (DENV), un Flavivirus a RNA trasmesso da una zanzara. Le infezioni ripetute possono portare a shock o difficoltà respiratorie, sanguinamento grave, compromissione degli organi e morte.
In Bolivia tra il 1° gennaio e l’11 febbraio 2023, sono stati segnalati 31.283 casi, inclusi 110 casi gravi e 50 decessi. I Dipartimenti più colpiti sono quelli dell’area amazzonica.

La Chikungunya invece è una malattia virale che provoca febbre e forti dolori articolari.
In Bolivia: tra il 1° gennaio e l’11 marzo 2023 sono stati segnalati 593 casi di chikungunya, con un aumento di 11 volte rispetto allo stesso periodo del 2022.

Figura 4 – Numero di casi di Chikungunya per settimana epidemiologica, Regione delle Americhe,
dal 1° gennaio 2020 al 4 marzo 2023

L’impatto dell’aumento della trasmissione nella Regione dipenderà da diversi fattori quali: le capacità di risposta e di gestione clinica, l’inizio precoce della stagione degli arbovirus nel cono meridionale, l’elevata densità di zanzare dovute all’interruzione delle attività di controllo dei vettori durante la pandemia di COVID-19 e la vasta popolazione suscettibile alle infezioni da arbovirus, in particolare nelle aree in cui questi virus stanno circolando di recente.
Le priorità e i rischi di malattie concorrenti possono influire negativamente sul controllo della malattia e sulla corretta gestione clinica, a causa di:

  • diagnosi errate, dato che i sintomi di chikungunya e dengue possono essere non specifici e
    assomigliare ad altre infezioni, tra cui Zika e morbillo, portando potenzialmente a una gestione inadeguata dei casi;
  • strutture sanitarie in affanno in alcune aree, a causa del carico di lavoro elevato e di altri focolai concomitanti;
  • gli effetti della pandemia da COVID-19 sulla diminuzione delle risorse disponibili per i programmi di prevenzione delle arbovirosi
  • la necessità di potenziare le capacità e la formazione degli operatori sanitari e del controllo dei vettori, nonché la manutenzione e l’approvvigionamento di attrezzature e insetticidi per eseguire le
    attività di controllo del vettore.

Nei prossimi mesi sono attese trasmissioni a velocità più elevate, a causa delle condizioni meteorologiche favorevoli alla riproduzione dei vettori nel primo semestre dell’anno nell’emisfero australe. Infine, l’estate dell’emisfero australe, con alte temperature e alti livelli di umidità, influisce sulla dinamica dei vettori e può aumentare la probabilità di trasmissione di arbovirosi.
Non esiste alcun trattamento antivirale specifico per Chikungunya e Dengue.


Se si frequentano le zone interessate è importante conoscere le misure di protezione personale per la prevenzione delle punture di zanzara ad esempio:

  • l’applicazione di repellenti per zanzare sia cutanei che per vestiti;
  • utilizzare zanzariere trattate con insetticidi per il riposo notturno e diurno;
  • indossare indumenti con maniche e pantaloni lunghi.

Ricordare che il rischio più elevato di trasmissione di DENV e CHIKV è durante il giorno e la prima serata.