ll 29 luglio 2018 in 19 rifugi del Club Alpino Italiano é stata organizzata una campagna di sensibilizzazione sull’ipertensione arteriosa e sugli effetti cardiovascolari dell’ascesa a quote moderate – alte, promossa dalla Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, dal Club Alpino Italiano (Commissione Medica) e dalla Società Italiana della Medicina di Montagna, sostenuta organizzativamente dall’Istituto Auxologico Italiano di Milano e dall’Università di Milano-Bicocca. Sono stati scelti rifugi situati a quote superiori ai 2000 metri. L’ipertensione arteriosa, detta “il killer silenzioso” per la sua asintomaticità, è ancora oggi il principale fattore di rischio per malattie cardiovascolari in tutto il mondo, e colpisce circa il 40% della popolazione adulta occidentale. Per prevenire il verificarsi di eventi cardiaci e cerebrali spesso fatali o invalidanti, occorre quindi prestare maggiore attenzione al comportamento della pressione arteriosa in diverse condizioni della nostra vita quotidiana. Studi recenti dell’Istituto Auxologico Italiano e dell’Università di Milano-Bicocca hanno chiaramente dimostrato come la pressione arteriosa salga in modo significativo durante esposizione ad alta quota (sopra i 2500 metri), iniziando a modificarsi anche in caso di salita ad altitudini moderate (attorno ai 1800-2000 metri). Questo si verifica in soggetti normali e anche in pazienti già affetti da ipertensione arteriosa, sollevando così il problema di come mantenere la pressione controllata anche quando si salga in quota, per garantire un approccio alla montagna sicuro e privo di rischi per l’apparato cardiovascolare. Considerato che, soprattutto in estate, il numero di persone, con o senza problemi cardiovascolari, che salgono in montagna è molto alto, SIIA, CAI e SIMeM hanno deciso di organizzare una campagna di informazione su questi temi. La campagna di sensibilizzazione e di prevenzione “La Pressione Arteriosa In Montagna”, “Blood pressure at moderate and high altitude” ha come scopo promuovere in chi si avvicina alla montagna la consapevolezza sulle reazioni dell’apparato cardiovascolare a quote moderate e alte. L’iniziativa dura ormai da tre anni.
Oltre a questo obbiettivo di divulgazione scientifica tra gli escursionisti e gli alpinisti, la campagna ha anche l’obbiettivo di effettuare una semplice, ma importante raccolta di dati per ricerca scientifica sul comportamento della pressione arteriosa in montagna e sul profilo individuale di rischio cardiovascolare tra gli escursionisti. A questo scopo sono state istituite postazioni in 19 rifugi di montagna che hanno deciso di partecipare all’iniziativa. Sulle Alpi e sugli Appennini gli escursionisti hanno potuto ricevere informazioni sul rapporto tra pressione arteriosa e montagna, misurare la propria pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione di ossigeno nel sangue. Inoltre hanno potuto compilare un breve questionario non solo contribuendo alla ricerca scientifica, ma anche verificando in modo semplice e rapido la propria condizione di rischio cardiovascolare e la propria reazione alla esposizione a quote moderate o alte.
“Questa iniziativa, nata grazie allo sforzo congiunto della Società Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa (SIIA), della Società Italiana di Medicina di Montagna (SIMeM) e della Commissione Medica Centrale del Club Alpino Italiano, e sperimentata con successo in alcuni rifugi alpini e appenninici già nel 2016, rispecchia pienamente la principale missione delle organizzazioni promotrici: aumentare la consapevolezza di tutti sui rischi legati all’ipertensione e promuovere la sicurezza in montagna” sottolineano il Professor Gianfranco Parati, Presidente della SIIA, il Dr. Luigi Festi, Presidente della Commissione Medica Centrale del CAI, e la Dr.ssa Lorenza Pratali, Presidente di SIMeM.
I rifugi coinvolti sono stati:
Rifugio Città di Mantova (Località Garstelet, Gressoney-La-Trinité – AO) Rifugio Teodulo (Località Breuil Cervinia, Valtournenche – AO) Sezione CAI di Torino Rifugio Torino (Località Courmayeur – AO) Sezione CAI di Torino Saletta Comunale PILA 2000 (Località Pila Gressan – AO) Rifugio Città di Chivasso (Località Colle del Nivolet, Ceresole Reale – TO) Rifugio Bolzano al Monte Pez (Località Fiè allo Scilar – BZ) Sezione CAI di Bolzano Rifugio Franz Kostner al Vallon (Località Vallor, Corvara – BZ) Sezione CAI di Bolzano Rifugio Segantini (Località Malga Vallina d’Amola, Val Rendena, Giustino – TN) Rifugio Vioz Mantova (Località Peio – Val di Sole – TN) Rifugio Berti (Località Vallon Popera, Comelico Superiore, Casamazzagno – BL) Rifugio Gherardi (Località Pizzino,Val Taleggio – BG) Sezione CAI di Bergamo Rifugio Albani (Località Colere, Valle di Scalve – BG) Sezione CAI di Bergamo Rifugio Franchetti (Località Prati di Tivo, Pietracamela, Gran Sasso – TE) Sezione CAI di Roma Rifugio Duca Degli Abruzzi (Località Campo Imperatore, Gran Sasso – AQ) Sezione CAI di Roma Rifugio Massimo Rinaldi (Località Micigliano, Monte Terminilletto – (RI) Sezione CAI di Rieti