Giornata di aggiornamento su argomenti di EXPEDITION AND WILDERNESS MEDICINE – 2° edizione – Romano D’Ezzelino (VI) 14/07/2018
La Medicina del viaggiatore è la branca della medicina che, nata ormai quasi 30 anni fa, ha come campo precipuo di interesse la prevenzione, la diagnosi e la cura di tutte le condizioni morbose che possono essere messe in relazione con i viaggi.
Un settore assai particolare di questa specialità è rappresentato dalla cosiddetta “expedition medicine” o “wilderness medicine”, termini con cui si indicano le competenze sanitarie necessarie, ancora una volta, alla prevenzione, diagnosi e cura delle affezioni legate però, in questo caso, a viaggi in aree più impegnative, in ragione o dell’ambiente naturale in cui essi si svolgono (es. esposizione a temperature estreme, alta quota, giungla tropicale, mare aperto) o della distanza dall’ospedale più vicino.
Un settore assai particolare di questa specialità è rappresentato dalla cosiddetta “expedition medicine” o “wilderness medicine”, termini con cui si indicano le competenze sanitarie necessarie, ancora una volta, alla prevenzione, diagnosi e cura delle affezioni legate però, in questo caso, a viaggi in aree più impegnative, in ragione o dell’ambiente naturale in cui essi si svolgono (es. esposizione a temperature estreme, alta quota, giungla tropicale, mare aperto) o della distanza dall’ospedale più vicino.
Viaggiatori in partenza per luoghi remoti, benché non rappresentino di certo la percentuale più elevata di quelli che si presentano ai dedicati ambulatori territoriali di vaccinazione e profilassi, sono tuttavia sempre più numerosi (anche tra i lavoratori trasfertisti) e pongono alcune sfide particolari ai medici e al personale paramedico che in tali ambulatori svolgono il proprio servizio.
Pur senza la pretesa di rivelarsi esaustivo, questo modulo condensato si propone di sanare, almeno in parte, le lacune nella preparazione alla gestione dei viaggiatori in partenza per viaggi più avventurosi, offrendo ai partecipanti un aggiornamento sia sulle più recenti linee-guida relative ai problemi connessi con l’alta quota o l’esposizione a temperature molto fredde o molto calde, sia sulle vaccinazioni (a volte sicuramente non usuali) che tali viaggi possono rendere opportune, sia sull’impatto delle malattie croniche preesistenti nell’effettuazione del viaggio
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